I tagli forestali illegali e la EU Timber Regulation
PEFC Italia e AIAB dopo aver sottoscritto un protocollo d’intesa per lavorare a scopi comuni, favorire filiere legali sostenibili e promuovere imballaggi in legno sostenibili. Affrontano con anticipo il nuovo Regolamento sulla Deforestazione Zero che va a rafforzare la EU Timber Regulation ed a contrastare più efficacemente gravi danni ambientali quali la deforestazione come taglio illegale delle risorse ed i degradi forestali.
Nella prima metà del 2022 in Amazzonia sono stati persi ben oltre 4000 chilometri quadrati di superficie ed è noto che la maggior parte di questi tagli siano fuori legge o senza permessi di taglio e il 20% di questi viene importato dall’Unione Europea. Considerando che l’Italia è tra i principali importatori di legname in Europa, il rischio di utilizzo di legname d’origine illegale è molto alto.
La violazione di leggi nazionali o internazionali rappresenta un problema serio sotto diversi aspetti:
- Lavorazione del legno: viene omessa la dichiarazione della quantità e del tipo di legname, viene mascherato il fatturato evitando tasse e controlli, viene mescolato legno illegale con legno legale (Timber laundering);
- Trasporto del legname: il legno viene trasportato senza i permessi corretti tra cui i certificati CITES per esportare specie protette, oppure con false dichiarazioni e permessi;
- Corruzione nella catena di fornitura: frode, estorsione, clientelismo, nepotismo, corruzione.
A tal proposito l’Unione Europea nel 2003 ha adottato il Piano d’Azione FLEGT che prevede misure volte ad aumentare la domanda di legname prodotto legalmente e sottoposto a controlli.
Successivamente nel maggio 2008 il Congresso statunitense ha promulgato una legge (Lacey Act) che vieta il commercio illegale di piante e relativi prodotti, compresi il legname e i prodotti in legno.
European Union Timber Regulation (EUTR)
Infine, nell’ottobre 2010 nasce l’European Union Timber Regulation, un regolamento per contrastare il commercio di legname d’origine illegale e prodotti derivati all’interno dell’Unione Europea, con scopo di tutelare il patrimonio forestale e promuovere una gestione sostenibile.
Il Regolamento è rivolto sia agli “operatori” ovvero importatori per la prima volta di legnami o prodotti derivati (carta e pasta di carta) sul mercato comunitario, sia ai “commercianti”, ovvero coloro che acquistano prodotti regolamentati già immessi sul mercato UE e rivendono legname e prodotti correlati.
Il Regolamento 995/2010 stabilisce il divieto di immissione sul mercato UE di legname e derivati tagliati abusivamente; l’obbligo per gli operatori di tenere un apposito registro per verificare l’origine legale delle merci (osservanza della Due Diligence); l’obbligo per gli importatori che per primi immettono sul mercato comunitario legno e prodotti correlati di tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti per i commercianti. La Dovuta Diligenza è la principale innovazione del Regolamento e consiste in un insieme di misure e procedure che gli operatori di settore devono mettere in atto per garantire tracciabilità dei materiali, valutare ed attenuare il rischio del legname immesso sul mercato UE. Si applica agli operatori (proprietari boschivi, imprese di utilizzazione, importatori).
Recentemente la Commissione ha presentato una nuova proposta di regolamento al fine di proteggere il patrimonio forestale globale e contrastare in modo più efficace dai gravi danni ambientali quali la deforestazione ed il degrado degli ecosistemi forestali.
La proposta di regolamento è volta a garantire che prodotti derivati da specifiche materie prime (caffè, cacao, olio di palma, soia, carni bovine e legno) immessi sul mercato comunitario o esportati da questo, “non abbiano causato deforestazione o degrado forestale durante la loro produzione”.