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23 gennaio 2024

Deforestazione e Supply Chain

Strategie sostenibili e rigenerative

Apre ufficialmente la PALM Academy
Prende ufficialmente forma il luogo dedicato all’ecosistema PALM Academy

PALM Academy mantiene la sua promessa.

Uno spazio di incontri per promuovere consapevolezza e azioni trasformative per la mente, dove si entra con un pensiero o un dubbio e si esce con una nuova consapevolezza per agire da protagonisti nello sviluppo sostenibile.

Venerdì 8 marzo si è svolto l’ennesimo evento innovativo presso la PALM Academy presso lo stabilimento di PALM SpA SB: Deforestazione e Supply Chain, strategie sostenibili e rigenerative.

L’accoglienza e l’introduzione all’argomento

Primo Barzoni e Andrea Barzoni, dopo aver accolto e dato il benvenuto a tutti i presenti, insieme alla studentessa Melissa Salvato, hanno introdotto l’azienda e la PALM Academy, spiegando nel dettaglio l’importanza di attivare un business sostenibile e i dettagli del Regolamento EUDR della Commissione Europea.

L’introduzione dell’evento è spettata a Melissa Salvato, studentessa dell’Istituto Don Bosco di Viadana che ha svolto un breve periodo di stage in PALM lo scorso febbraio, che ha parlato proprio del regolamento EUDR e di come PALM promuove la certificazione forestale PEFC per mitigare il rischio della Deforestazione Zero.

L’intervento dei nostri relatori sulla Deforestazione

Apre ufficialmente la PALM Academy

A seguito di questa introduzione, l’evento è proseguito con gli interventi degli altri relatori, come segue:

Cinzia Scaffidi ha parlato di “Stakeholders e shareholders dell’economia della natura: il doppio gioco delle imprese” partendo dalla nascita del concetto di sviluppo sostenibile, per poi allargarsi alla spiegazione di come il senso di ambiente ha acquistato sempre più importanza nella Costituzione Italiana. “Siamo tutti azionisti del capitale naturale, così come siamo tutti utenti e dobbiamo continuare a ragionare in termini di relazioni di rispetto degli altri, soprattutto di chi arriverà dopo di noi”

Nicoletta Azzi ha riportato l’esperienza di Panguaneta: “abbiamo effettuato analisi specifiche, tali per cui l’azienda è risultata essere 100% sostenibile. La materia prima Pioppo che utilizziamo infatti, proviene completamente dalle aree locali allo stabilimento produttivo”

Seguita da Miriam Tenca, che sollevando un tema importante ha esordito con “La coltivazione del pioppo riduce le importazioni di legname: 92% delle piantagioni si trova nelle pianure del nord Italia e ne disegna il paesaggio. Seguiamo anche le direttive Europee, cercando di rimanere in conformità alle normative come la EUDR. Questo Regolamento della Commissione, Infatti, è molto condivisibile da punto di vista dei concetti, ma può anche recare difficoltà ai processi aziendali. Per questo è importante conoscerne le varie sfaccettature per elaborare strategie che minimizzino i rischi aziendali.”

 

Gianluca Mazza di Feelera invece ha ribadito l’importante concetto di azienda, che non può essere sostenibile da sola. “Sono andato nelle FAQ della normativa EUDR: la prima cosa menzionata è che gli operatori commercianti devono rintracciare ogni merce rilevante prima di renderla disponibile al mercato e sapere esattamente da quale appezzamento di terreno arriva la materia prima. È necessario anche dimostrare che dal 2020 non è stata fatta attività di deforestazione su quel terreno. Si possono quindi attivare diverse strategie:

  • Utilizzare immagini satellitari
  • Segnalazione diretta degli agricoltori tramite dispositivi mobili

 

Anche una filiera produttiva può essere un ecosistema connesso ed interdipendente, proprio come un bosco.”

 

Anche Paolo Braguzzi ha tenuto un importante dialogo, evidenziando che “la presa di responsabilità non può avere a che fare solo con il tema legale, ma deve soprattutto arrivare da una coscienza aziendale e umana.”

Per ultima è stata fondamentale l’enfasi del discorso di Andrea Barzoni: “oggi ormai quasi il 70% dei consumatori si fidano più delle aziende che del governo, per risolvere i problemi ambientali. Proprio nelle imprese sta il potere economico, è lì che c’è la spinta più forte della società. Noi come PALM ci assumiamo la responsabilità della sostenibilità non attraverso le parole, ma attraverso le misurazioni e le certificazioni, come la nostra medaglia Ecovadis Oro, in cui puntiamo all’upgrade al livello Platino nel 2024, insieme alle nostre certificazioni PEFC e FSC per la tutela e corretta gestione delle foreste.

Dal 27 febbraio 2024 inoltre, abbiamo aggiunto tra i nostri criteri di beneficio comune la Neutralità Climatica e l’impegno concreto verso il Net Zero”.

 

Essendo marzo il mese dedicato alle B Corp di tutto il mondo, Andrea Barzoni ha ribadito chiaramente la fierezza di PALM di essere la prima azienda della filiera del pallet ad essere stata certificata B Corp nel 2017. Nel mese di marzo l’azienda, dedicherà un programma di comunicazione ben specifico a questo tema.

Le conclusioni

Un evento quindi ricco di spunti importanti, sia per comprendere gli estremi e le definizioni della sostenibilità, sia per scoprire casi studio e strategie per la conformità con i Regolamenti e le Direttive della Commissione Europea, quali EUDR, CSRD e CSDDD.

Come ha affermato il revisore legale Giacomo Dalseno durante il suo l’intervento “la tracciabilità della Supply Chain delle risorse forestali legali e sostenibili sono un punto fondamentale, l’Etica e la Governance dovranno guidare la sostenibilità.

Apre ufficialmente la PALM Academy

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